Gli interventi definiscono un processo innovativo di valorizzazione del patrimonio archeologico, turistico e culturale di Roma e del Lazio, usando l’opportunità offerta dal PNRR in coincidenza con il Giubileo del 2025.
L’obiettivo è quello di creare nuovi percorsi turistici e di rilanciare anche quei luoghi o monumenti “minori” che spesso vengono dimenticati.
Il Ministero del Turismo è l’Amministrazione titolare del programma Caput Mundi e ha concertato, con i soggetti attuatori, la lista degli interventi che saranno seguiti nella fase implementativa dal Commissario Straordinario per il Giubileo.
Gli obiettivi di Caput Mundi
I tre macro-obiettivi di questo grande progetto di rilancio culturale ed economico della Capitale e del Lazio sono: aumentare significativamente il numero di complessi turistici fruibili, creare offerte alternative ai percorsi tradizionali anche fuori dal centro storico, formare personale qualificato da far entrare in servizio.
Le 6 linee di intervento di Caput Mundi
- il “Patrimonio Culturale di Roma per EU-Next Generation”, con la rigenerazione e il restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico architettonico della città di Roma (52 interventi);
- Percorsi Giubilari 2025 – dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana – finalizzati alla valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico, restauro di luoghi e di edifici di interesse storico e percorsi archeologici spesso dimenticati(149 interventi);
- #LaCittĂ Condivisa, patrimonio storico, archeologico e culturale per riqualificare sistematicamente il contesto urbano ed extraurbano (61 interventi);
- #Mitingodiverde, che riguarda parchi, giardini storici, ville e fontane (55 interventi);
- #Amanotesa, finalizzata ad incrementare l’offerta culturale nelle periferie per favorire l’integrazione sociale (4 interventi);
- #Roma 4.0, che prevede la digitalizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo di siti e app per turisti (14 interventi).
Si tratta di un progetto che vuole rappresentare una best practice internazionale di come il privilegio del patrimonio storico, archeologico e culturale romano possa essere il volano di una riqualificazione sistematica del contesto urbano e opportunitĂ di sviluppo economico lunghe i nuovi itinerari turistico-culturali.Â
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Il progetto cerca di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti nello sterminato patrimonio della capitale e proprio la condivisione dello sforzo tra i soggetti responsabili rappresenta il prerequisito indispensabile per l’effettiva realizzazione e efficacia dell’intera strategia.
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Questo modello che definiremo “Caput Mundi” mette insieme ad un tavolo permanente coordinato dal Ministero del Turismo gli altri fondamentali soggetti coinvolti nel progetto che hanno la competenza di attuatori.
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 Fin dalla sua definizione il progetto si caratterizza per la condivisione e sinergia, la lista degli interventi definiti sono stati raccolti attraverso l’interlocuzione di tutti gli attori sopracitati.
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Gli interventi considerati hanno tutti la caratteristica di essere investimenti quindi con il massimo potere moltiplicativo economico e soprattutto hanno giĂ , per la gran parte, un supporto progettuale avanzato e una rapida cantierabilitĂ .Â
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A conclusione degli interventi, ogni sito oggetto di intervento dovrà essere dotato di una moderna fruibilità digitale che guidi interattivamente il visitatore attraverso i diversi supporti tecnologici come la realtà virtuale o aumentata, il rendering multidimensionale l’esperienza interattiva.
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Il programma realizza inoltre un grande piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio ed evitare l’enorme investimento necessario per il ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni.Â
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Infine, si promuoverà l’interazione tra scuola, università , impresa cittadino con i luoghi della cultura sulla base di strategie di specializzazione intelligente attraverso l’interazione tra le imprese creative e digitali.
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Si investirà per supportare agli operatori culturali nella transizione green e digitale, attraverso interventi volti: a favorire la domanda e la partecipazione culturale, incentivando la transizione tecnologica degli operatori culturali e la partecipazione attiva dei cittadini; a migliorare l’ecosistema nel quali i settori culturali e creativi operano.
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Dovranno essere incentivate le sinergie tra il mondo formativo a tutti i livelli educativi sfruttando le nuove realtĂ rese fruibili e rifunzionalizzate.
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Infine, ma molto importante per gli obiettivi “green” che guidano il piano, tutti i progetti sopraddetti cercheranno di avere una importante valenza ambientale, rinverdendo e riqualificando il contesto urbano e periferico
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L’obiettivo è utilizzare il patrimonio archeologico-culturale collaborando alla promozione di azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria delle città e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali, in linea con le priorità strategiche nazionali e con il crescente interesse dell’opinione pubblica su questi temi.
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Tutti gli interventi avranno il requisito di prevedere un’oasi verde di contesto appositamente progettata e valorizzata; cultura, archeologia e aree verdi saranno messe in sinergia.